E’ da tempo che volevo scrivere qualcosa sul blog,
ma nel cercare un tema, un titolo, le parole a questo mio intervento mi sono sentita un po’ in difficoltà! Non chiedetemi
il perché, non saprei cosa rispondere!!!!
Dovrei forse dire che
l’A.R.A. che si declina in Associazione, Riabilitazione e Apprendimento identifica l’associazione dei genitori dei bambini che frequentono il servizio di riabilitazione neurocognitiva dell'ospedale Santa Chiara di Pisa!?
Dovrei precisare che l'ARA è nata allo scopo di sostenere e diffondere l’approccio riabilitativo neuro cognitivo…????
Dovrei precisare che l'ARA è nata allo scopo di sostenere e diffondere l’approccio riabilitativo neuro cognitivo…????
….potrei aggiungere
che la riabilitazione neuro cognitiva non prevede manovre ripetute e ripetitive
da compiere “sul bambino”,ma la ricerca e lo studio continuo e sistematico a
partire dalla pratica in palestra “col bambino”????........
…….per poi continuare ad affermare che la riabilitazione
neuro cognitiva guarda al bambino come al vero “organizzatore e
ricercatore di informazioni”utili al
conseguimento di quella autonomia intesa non solo nell’eccezione di “essere
capace di fare questo o quello”, ma autonomia nel senso di saper trovare
strategie di volta in volta adattabili ai diversi eventi e situazioni?????
……e non trascurare che da sempre affermiamo che il bambino e
la sua famiglia sono componenti attivi e consapevoli del progetto riabilitativo
!!???
Tutto è molto importante e vero, in realtà, in questo momento
mi anima il desiderio di portare a voi alcuni miei frammentari pensieri e
emozioni a seguito delle tante iniziative promosse dall’associazione A.R.A.,
abbandonando per una volta le vesti di “terapista
neurocognitivo integralista”!!
Durante le diverse iniziative mi sono sentita attraversare
da una “tempesta emotiva “per essere stata spettatrice di una sincera e
disinteressata partecipazione, difficilmente prevedibili in un mondo sempre più
estraneo e poco permeabile da valori quali
la condivisione e la solidarietà e, troppo spesso, poco attento allo sviluppo
di una cultura della differenza!
Ho sempre pensato che esista un filo conduttore unico fra
quella che è il mio essere terapista neuro
cognitivo, che ha avuto maestri
impareggiabili e insostituibili, che hanno grandemente contribuito a fare di me
quella che sono e la mia pratica ed esperienza di vecchia militante della
politica da me vissuta come una “sorta di essere nel mondo”, e che mi ha visto
sempre dalla parte dei “più deboli”impegnata a contribuire a mutare
l’immaginario su questa realtà difficile e a sostenere cambiamenti e nuove
identità!
Ho così maturato sempre di più la convinzione che la
situazione di “handicap”presente in un individuo è una grande opportunità che
dovrebbe farci capire che l’esperienza non ci aiuta soltanto a capire
l’handicap, ma è lo stesso handicap che ci aiuta a capire noi stessi!!!
Ciò che è accaduto in quest’ultimo anno all’interno
dell’A.R.A., che pure ha compiuto i suoi dieci anni di vita, convince che l’associazionismo
può essere spesso “leva” per cambiare punto di vista e passare da un
atteggiamento passivo all’azione e alla costruzione di senso del proprio
“essere nel mondo”.
E, per finire,mi piace riportare le parole di un famoso
scrittore nonché padre di un ragazzo con tetra paresi:
“L’occhio che la cultura dovrebbe modificare nei confronti
del disabile dovrebbe indurci a considerare il disabile non con commiserazione
o come un diverso, ma con solidarietà, come un compagno di viaggio certamente
sfortunato in certe forme di handicap, ma non estraneo alla nostra esperienza”
Con quest’ auspicio vi abbraccio assieme ai vostri splendidi
figli
rita
3 commenti:
grazie Rita è molto bello quello che hai detto, ci aiuta a riflettere, nonna di Gianna
Rita grazie di cuore..sei il nostro faro!
Cara Rita, dalle tue parole trapela tutta la passione, la professionalità e l'amore per i bambini che frequentano il servizio di riabilitazione del Santa Chiara.
Grazie di questo dono
Lucia mamma di Sara
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