martedì 18 giugno 2013

Il primo gesto rivoluzionario è chiamare le cose con il loro vero nome
(Rosa  Luxemburg)



Così la dottoressa Chiara Toma, in servizio presso il nostro centro di Neuroriabilitazione, ci saluta e ci ricorda l'opportunità che viene dal dialogo...

Cari genitori,
sono la dott.ssa Chiara Toma, una psicologa e psicoterapeuta che collabora da qualche anno con il Servizio di Neuroriabilitazione Cognitiva dell'Età Evolutiva presso l'ospedale Santa Chiara.
Vi lascio un commento perchè quella "richiesta silenziosa, di non facile comprensione" di cui si parla in questo articolo mi sta particolarmente a cuore: credo infatti che, per garantire ai bambini con bisogni speciali il pieno sviluppo delle loro capacità cognitive, emotive ed affettive, sia di primaria importanza offrire uno spazio di ascolto, di riflessione e di sostegno anche alle loro famiglie, che quotidianamente si trovano a dover fronteggiare e gestire i mille piccoli/grandi problemi quotidiani della crescita.
Sulla base di questa convinzione cerco di portare avanti il mio lavoro, che proprio per questo si sviluppa su due "fronti": da un lato, quello di aiutare bambini e ragazzi a riconoscere e a potenziare tutte le loro risorse e ricchezze cognitive ed emotive, che spesso sono "oscurate" dalla convinzione di essere poco intelligenti e di "non potercela fare"; dall'altro, di offrire alle loro famiglie uno spazio in cui ritrovare e ricostruire quel senso di competenza genitoriale che è un complemento importante all'intervento individuale sui bambini.
Mi sento quindi molto vicina alle vostre idee, e credo che un atteggiamento aperto alla discussione e alla condivisione come il vostro sia presupposto fondamentale per rinnovarsi e arricchirsi.
Un saluto!

Chiara Toma

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